Non ho mai pensato che nella vita ci fossero cose che potessi (o dovessi) sapere e altre no. Ho sempre rifiutato l’idea di non poter essere all’altezza di capire e conoscere o, almeno, di provare a farlo. Quando c’è la volontà, secondo me, si può fare tutto.
E questo mio principio l’ho applicato anche nella malattia, o meglio nelle malattie, che hanno bussato alla porta nel corso della mia esistenza.
Non so nemmeno spiegare e spiegarmi da dove nasca il desiderio di approfondire. Non credo sia un smodato desiderio di controllo, il mio, quanto piuttosto la voglia di capire come e perché alcuni pezzi del mio “motore” debbano essere riparati.
Studiare, inabissandomi nel sapere più profondo, mi ha aiutato ad affrontare medici e malattie con una rassicurante consapevolezza, che ha cancellato parte del buio della mia ignoranza. E tutti i medici che ho incontrato, e che non finirò mai di ringraziare, hanno sempre compreso e assecondato generosamente questa mia voglia di capire ciò che mi stava accadendo.
Ecco perché credo sia importante conoscere i meccanismi complessi del nostro corpo, macchina complessa dalla manutenzione a volte faticosa, così da affrontare al meglio ogni cosa, dalla più semplice alla più complessa.
E voi che ne pensate?