Quando tutto fila liscio nella vita ti senti invincibile, pieno di quella spavalda energia derivata dal flusso positivo delle cose, che ti fa immaginare più bravo, capace e intelligente degli altri. Finisci per credere di appartenere alla schiera degli eletti, rischiando di diventare quasi cinico nei confronti di chi invece dalla vita ha preso ben più di una sberla.
Poi arriva il giorno fatidico, quello che ex-post non puoi far altro che ringraziare, e tutto cambia. Scopri le fragilità che non credevi di avere, le tue certezze vacillano e devi fare i conti con un altro te, che non conosci e che ti spaventa.
È una scoperta lunga, sorprendente, a tratti dolorosa, ma che ti porta a raggiungere una destinazione che alla fine ti appagherà, regalandoti il piacere della conquista. Cambia la tua prospettiva, il tuo modo di pensare e di agire, ti apri al mondo in maniera più modesta e consapevole, e capisci che la vita è fatta di tanto, di tutto, del buono e del cattivo, del piacevole e del doloroso, del ponderabile e dell’inevitabile, ma va vissuta così com’è, senza eliminare niente, altrimenti avrebbe un solo sapore, e diventerebbe monotona.