Oggi sono stanco, molto stanco. Il mio corpo messo alla prova sembra volersi prendere una pausa anche da me e ritirarsi in silenzio. Allora ho deciso di mettermi a scrivere. Le parole mi hanno sempre tenuto compagnia, quelle scritte e quelle parlate. Sono state le mie fedeli amiche, quelle che non mi hanno mai abbandonato nemmeno un giorno della mia vita, che mi hanno stretto la mano, mi hanno consolato, istruito, divertito, distratto, commosso, irritato, stupito. Non potrei più fare a meno di loro.
E allora prendo carta e penna, per tornare a un gesto che ormai compio di rado, quello di scrivere a mano come un tempo. Mi piace il rilassato movimento che accompagna le parole, che vedo nascere sul foglio, prendere forma, unirsi le une alle altre, farsi compagnia.
Mi piace sceglierle con cura come se fossero fiori del mio giardino. Mi piace l’idea di qualcosa che prima non c’era e che ora esiste grazie a me.
Alla fine del mio racconto, che nessuno leggerà, mi sento libera, leggera, senza più nemmeno il peso del mio corpo. Grazie, amiche mie, anche stavolta siamo state bene insieme.
