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Siamo tutti uguali

Pubblicato da in Parliamone ·
Oggi ho la mia solita visita di controllo, l’incontro con il medico che è ormai diventato per me una persona di famiglia. Entrerò nel suo studio e lui mi accoglierà con il solito sorriso giocoso e la battuta pronta.
Mi preparo, porto i miei accertamenti che sono diventati per me come la coperta di Linus, e mi avvio lentamente a piedi. Una bella passeggiata al sole mi metterà di buonumore, il che non guasta.
Arrivo allo studio e la segretaria, diventata anche lei ormai una cara amica, mi fa attendere qualche minuto. Entro e stavolta vedo il volto stanco e affaticato del mio medico. Non sono pronta a questa immagine. L’ho sempre visto come una roccia, un uomo incrollabile.
Preoccupata gli chiedo cos’ha e lui mi risponde che acciacchi non gravi ma fastidiosi lo tormentano da tempo. Oggi sembro io il medico e lui il paziente. Voglio dargli dei consigli, proprio come farei con un amico caro, dimenticandomi di avere di fronte a me un medico. Ma lui capisce il mio intento e lo apprezza. Arriva il momento della mia visita, accurata come al solito, ma stavolta sento di non dovermi occupare e preoccupare di me ma di chi mi sta visitando.
Ho pensato che ogni volta che andiamo da un medico riversiamo il nostro carico pesante di dolore e inquietudine, però forse ogni tanto dovremmo ricordarci che un medico è prima di tutto un essere umano.


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