Oggi è una giornata speciale. Ho un incontro con quelle che ormai posso definire mie amiche. In realtà, a voler essere precise, sarebbero mie “colleghe di avventura”. Le ho conosciute in vari momenti di questo mio percorso faticoso ma anche umanamente intenso e stimolante. Non avrei mai immaginato che da una cosa brutta, o almeno non voluta e cercata, potesse nascere qualcosa di così ricco e profondo.
Le mie nuove compagne vengono da città diverse. Mi sono offerta di ospitarne alcune, ma la mia casa è piccola e purtroppo non c’è spazio per tutte. Ho quindi prenotato un bed & breakfast in città. L’importante è incontrarci. Sanno che amo pasticciare in cucina e tutte si aspettano una delle mie “sfilate di dolci”, che organizzo molto volentieri con l’aiuto di mia figlia, ormai diventata esperta.
Le ospiti arrivano alla spicciolata e la casa si popola in breve tempo. Il suono di sottofondo di queste chiacchiere allegre mi mette di buonumore.
Iniziamo a scambiarci domande sulle vacanze, sui figli, sul lavoro e quasi scompare quel sottile fil rouge che ci unisce. Com’è lontano il cancro con tutta il suo universo medico. E allora perché pensarci proprio adesso? Godiamoci tutte questo pomeriggio, come se…
Domani saremo solo dieci amiche che vanno a visitare la Reggia di Caserta con il suo splendido parco. La vita, se ci sforziamo, può regalarci ancora momenti magici.