Ieri sono andata a trovare la mia cara amica Stefania. Era tempo che mi ripromettevo di farlo ma c’era sempre una vigliacca ritrosia a frenarmi, a fare il passo in più, ad affrontare la situazione che era così cambiata che non volevo neanche crederlo.
Poi mi sono messa davanti allo specchio e mi sono chiesta: saresti contenta se la tua migliore amica si dimenticasse di te proprio nel momento in cui hai più bisogno di lei? Il NO secco e inappellabile mi ha convinto: non avevo più dubbi adesso.
Mi sono vestita senza eccessi, ma nemmeno con trascuratezza. Una sana via di mezzo che sarebbe andata bene a tutte e due.
Ho faticato a uscire di casa e a entrare nella sua, incerta sull’espressione che avrei avuto sul viso, ma le emozioni non si riescono sempre a controllare e quindi mi sono lasciata andare, affidandomi al sentimento che mi legava a Stefania da quando eravamo bambine. Una sana, salda e incrollabile amicizia, pronta ad affrontare le sfide più dure, senza se e senza ma.
Ed è stata proprio l’amicizia che mi ha guidata, facendo sì che quell’incontro fosse uno dei tanti che avevamo avuto nella nostra vita, senza spazio e senza tempo, e soprattutto senza pensieri bui. Solo una chiacchierata tra amiche, fatta di frivolezze e profondità. Forse era solo quello di cui tutte e due avevamo bisogno in quel momento.